50 domande divertenti da rivolgere ai bambini per intavolare una conversazione stimolante
Si dice che i bambini siano fantastici conversatori.
Ogni genitore vuole solo il meglio per i propri figli. Che siano felici e abbiano una vita ricca di soddisfazioni. Ma vi siete mai chiesti da cosa dipendano il nostro successo e la nostra felicità? La psicologia ha da tempo ipotizzato che l’origine risieda principalmente nelle nostre capacità intellettuali. Più siamo intelligenti, più comprendiamo il mondo che ci circonda, più troviamo un lavoro che ci appaga, più ci applichiamo in ciò che facciamo e più siamo felici. Negli anni ’90, tuttavia, è sceso in campo un nuovo elemento: l’intelligenza emotiva. È stato subito chiaro che questo tipo di intelligenza influisce sul nostro livello di soddisfazione rispetto alla vita almeno quanto le nostre capacità mentali, se non di più.
L’intelligenza emotiva include in sé la capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni, ma anche di riconoscere quelle degli altri, di cogliere il loro stato d’animo e adattare il nostro comportamento ad esso, nonché di comunicare emozioni e bisogni. Anche se, probabilmente, nasciamo già con una maggiore o minore predisposizione allo sviluppo dell’intelligenza emotiva, possiamo potenziarla e coltivarla ulteriormente nel corso della nostra vita.
La maggior parte delle informazioni su come gestire le emozioni vengono trasmesse ai bambini in maniera inconsapevole. I bambini imparano da noi, osservando come ci rapportiamo alle nostre emozioni, come le esprimiamo, come ne parliamo e come riusciamo a regolarle. Ma altrettanto importante è il modo in cui rispondiamo alle emozioni dei nostri figli: se le accettiamo o meno e insegniamo loro come gestirle. Accettare le emozioni, proprie o dei figli, è fondamentale per sviluppare l'intelligenza emotiva. Ogni emozione ha il suo significato e non è sano ignorarle o reprimerle.
Parlare con i bambini delle emozioni e di ciò che le provoca è molto utile per imparare a comprenderle. Le situazioni quotidiane possono fungere da materiale di lavoro. Parlate con i bambini di ciò che li ha appena turbati o del motivo per cui sono tristi. Non giudicate né sminuite la loro esperienza, ma ascoltate con attenzione. Se per i bambini è difficile descrivere la situazione, potete aiutarli e offrire la vostra prospettiva. Parlate anche delle vostre emozioni e dei motivi che le hanno scatenate.
Potete anche insegnare ai bambini il processo di riconoscimento delle emozioni mediante le espressioni facciali e gli atteggiamenti. Fate un gioco di pantomima emotiva, in cui una persona mostra un’emozione e l’altra la indovina. Con i bambini più grandi, provate a far riconoscere le emozioni dal tono di voce: giratevi di spalle, pronunciate una frase neutra (ad esempio: “Ciao, come stai?”) con un tono che corrisponde a una certa emozione e chiedete ai bambini che indovinino di quale emozione si tratta. Oppure, durante una passeggiata, concentratevi sulle persone che si trovano intorno a voi e cercate di intuire come si possono sentire in base alle loro espressioni e al loro atteggiamento.
È possibile sviluppare l'intelligenza emotiva dei bambini anche attraverso una serie di giochi, libri o quaderni di lavoro pensati proprio per questo scopo. Oppure potete leggere una delle nostre storie di Readmio e considerarla da un nuovo punto di vista: Cosa prova il protagonista della storia e perché? Cosa potrebbe fare per sentirsi meglio?
Vi auguriamo un percorso avvincente attraverso un universo di emozioni, ricco di scoperte ed esperienze interessanti.