Storie della buonanotte per bambine
Cosa piace leggere alle tue figlie o alle tue nipoti?
Iniziare a frequentare un asilo nido o una scuola materna rappresenta un grande cambiamento per tutta la famiglia. Il vostro bambino dovrà adattarsi a un ambiente completamente nuovo, in cui si troverà a gestire la situazione senza i genitori e in modo molto più indipendente. Dovrà abituarsi a nuove regole e imparare a sviluppare relazioni con gli altri bambini. Voi sapete bene quanto me che i bambini non crescono e non diventano indipendenti da un giorno all’altro. E, in effetti, noi genitori non siamo molto più preparati di loro a questo cambiamento improvviso… Tuttavia, ci sono alcune cose che possiamo fare per rendere un po’ più facile questo grande momento di passaggio.
In questo post rispondiamo alle tre domande che i genitori si pongono più frequentemente in merito all’inserimento all’asilo nido o alla scuola materna e vi diamo alcuni consigli chiave che vi aiuteranno a partire con il piede giusto:
In quanto tempo si ambienterà all’asilo?
Affrontiamo per prima la domanda più difficile. Indipendentemente dal tempo trascorso al parco giochi, alcuni bambini amano moltissimo stare con i loro coetanei, mentre altri lo trovano davvero spiacevole. Inoltre, ogni bambino ha una personalità unica e ognuno è abituato ad essere trattato in un modo particolare, a casa. Perciò, potrà capitare che alcuni bambini debbano imparare a essere più tolleranti nei confronti degli altri, e alcuni invece scopriranno di doversi imporre un po’ di più.
Attualmente, molti asili e scuole materne offrono una fase di inserimento graduale, che inizia con una o due ore al giorno per poi aumentare gradualmente il tempo trascorso all’asilo, anzi alcuni insistono molto su questo punto. Alcuni asili consentono ai genitori di restare con il bambino per i primi due giorni. Non abbiate remore a parlare con il personale: saranno sempre felici di sapere qualcosa in più su di voi e sul vostro bambino. Se dovessero sorgere dei problemi a scuola, dite loro come affrontereste la situazione a casa. Leggete le informazioni che vi vengono fornite dall’asilo o dalla scuola materna e chiedete quali sono i programmi settimanali, in modo da poterne parlare con vostro figlio e prepararlo a ciò che probabilmente accadrà nel corso della sua giornata.
Salutare o scappare di nascosto?
“Lascialo lì e vattene, sopravviverà!” È probabile che sentirete molti consigli di questo tipo, ma non lasciatevi influenzare. Le cose andranno nel migliore dei modi se i bambini si sentono al sicuro. Loro non sanno ancora cos’è l’asilo nido e non possono capire cosa significhi stare lì senza di voi per qualche ora. Parlate con loro, descrivete ciò che accadrà e rassicurateli sul vostro affetto nei loro confronti. Molte cose possono sembrare ovvie per noi adulti, come il fatto che non lasceremo i nostri figli all’asilo per sempre, ma i piccoli hanno bisogno di essere rassicurati. Devono sapere che li amiamo sempre, che pensiamo che trascorrere del tempo all’asilo sia divertente e che non vediamo l’ora di andare a riprenderli. Spiegate con precisione quando ve ne andrete (“Ti aiuterò a toglierti le scarpine e ad appendere il giubbotto, poi ti farò un sacco di coccole, poi la maestra ti prenderà per la mano e io ti saluterò mentre andrete nella classe gialla”) e quando tornerete (“Quando avrai finito di mangiare il pranzo, ti aspetterò alla porta”), e fate del vostro meglio per far sì che tutto si svolga come promesso - dopo tutto, non volete perdere la fiducia dei vostri figli. Non stupitevi se piangeranno un poco: confortateli, ma non fermatevi troppo a lungo.
Perché, all’improvviso, a casa si comporta così diversamente?
I grandi cambiamenti comportano tutta una serie di emozioni che i bambini, e talvolta anche gli adulti, trovano difficili da gestire. Alcuni bimbi possono reagire rifiutandosi di andare all’asilo. Altri possono sembrare in grado di affrontare la situazione molto bene, ma in realtà sono piuttosto stressati. Può darsi che vostro figlio, che prima era placido e felice, ora pianga ogni volta che qualcosa non va come vorrebbe, si faccia la pipì addosso, lamenti mal di testa o mal di pancia, lanci i giocattoli, morda... Spesso noi genitori cerchiamo di correggere questi comportamenti senza cercarne la causa principale. Qualunque sia il loro comportamento, è bene aiutare i bambini a elaborare le emozioni che provano. Non minimizzate i loro problemi, ma aiutateli a gestirli. E non ditegli mai di smettere di piangere: sappiamo tutti che le lacrime possono aiutarci a guarire.
I bambini si rilassano completamente solo quando si sentono al sicuro. Ecco perché l’insegnante del nido o della scuola materna potrebbe dirvi che la piccola Alice o il piccolo Marco sono stati meravigliosi per tutto il giorno, ma poi voi vi ritrovate a digrignare i denti quando, a casa, fanno un capriccio dietro l’altro. È molto difficile, ma se vi renderete conto che in realtà è un privilegio che si esprimano con voi (sì, è proprio così!), sarà più facile accettarlo e lavorare per aiutare i vostri figli a elaborare queste emozioni.
Sette consigli preziosi
Il sette compare spesso come numero fortunato nelle favole. Ecco, quindi, i nostri sette consigli preziosi per affrontare il fatto che il vostro bimbo o la vostra bimba stanno già iniziando a frequentare l’asilo nido o la scuola materna:
In bocca al lupo!