Racconto finlandese
I quattro maestri
L’unione fa la forza. Questo racconto popolare ci insegna che quando ci uniamo per una buona causa, possiamo superare gli ostacoli più difficili.
C'era una volta una grande giungla in cui vivevano molti animali diversi. Lo sciacallo maculato era uno di loro. Ogni giorno, al tramonto, s'inoltrava nell'erba alta alla ricerca di qualche preda appetitosa. Nonostante la continua ricerca, era ormai da un po' che non si imbatteva in avanzi lasciati da altri animali o anche in un solo minuscolo boccone. Ormai magro e affamato, lo sciacallo vagava per la foresta con lo stomaco vuoto che rimbombava forte come se nella sua pancia ci fosse il concerto di un’intera orchestra.
Un giorno, lo sciacallo era talmente affamato che avrebbe potuto mangiare un cavallo intero, così si diresse al villaggio vicino per cercare qualcosa da mettere sotto i denti.
Purtroppo, non passò molto tempo prima che i cani del villaggio lo notassero. Lo sciacallo spaventato non riusciva nemmeno a contare quanti fossero. Almeno sei, di sicuro! I cani lo misero subito alle strette. Il loro latrato terrificante riecheggiò per tutto il villaggio. Gli ferirono la schiena con i loro denti, affilati come rasoi. Lo sciacallo riuscì a scappare per puro miracolo. Corse e corse ancora, pur sapendo che i cani gli stavano alle calcagna.
Nel disperato tentativo di sfuggire a una morte quasi certa, lo sciacallo si rifugiò dentro una delle case del villaggio. Lì, trovò numerosi secchi di grandi dimensioni. Nel tentativo di nascondersi dai cani arrabbiati, saltò dentro uno di questi. Ciò che non sapeva è che i secchi erano pieni di vernice blu. Guardandosi, si rese conto di essere completamente blu, dalla testa alla coda. E, cosa ancora più importante: si accorse di non sembrare affatto uno sciacallo!
Uscì e i cani non lo riconobbero grazie al suo nuovo aspetto. Ringhiò e ringhiò ancora, e i cani pensarono che la creatura che avevano davanti fosse un animale…