Charles Perrault
Cappuccetto Rosso
Questa famosissima fiaba ci ricorda che parlare con gli sconosciuti può rivelarsi pericoloso. Fortunatamente, questa storia ha un lieto fine.
Questa è una storia famosa in tutto il mondo in cui il bene vince ancora una volta sul male. Quando la bella Biancaneve fugge dalla regina cattiva, sette nani che vivono in una modesta capanna nel bosco la aiutano.
C’era una volta un regno. Il re e la regina lo governavano con giustizia e gentilezza. La coppia reale diede presto alla luce a una bambina bella e tanto desiderata. I capelli di loro figlia erano neri come quelli di un corvo, le labbra rosse come il sangue e la sua pelle bianca come la neve. Per questo motivo la chiamarono Biancaneve. Purtroppo, la regina morì tragicamente subito dopo la nascita della principessa.
Passarono gli anni e il re trovò una nuova moglie. Il matrimonio reale fu sfarzoso. La nuova regina era bellissima, ma anche arrogante e bugiarda. Nessuno la vedeva per la strega cattiva che era in realtà .
Il bene piĂą prezioso della regina era uno specchio magico. Lo aveva portato di nascosto a palazzo, lo teneva nella sua camera e ci parlava spesso.
Tutte le sere, prima di andare a letto, gli chiedeva: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. E lo specchio rispondeva sempre con sincerità :
“Tu, mia regina, sei la più bella del reame”.
Un giorno il re si ammalò e in poco tempo la malattia ebbe la meglio su di lui. Una grande tristezza si propagò in tutto il regno e tutti piansero il loro amato re. Sua moglie, la regina, divenne una governante spietata.
Da quel giorno, Biancaneve visse sola a palazzo con la strega cattiva. Quando la ragazza compì diciotto anni, la regina si sedette davanti allo specchio magico come sempre e cominciò a spazzolarsi i capelli con una spazzola d’oro. “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”, chiese come faceva sempre.
“Tu sei bellissima, mia regina”, disse lo specchio. “Ma è Biancaneve la più bella del reame”.
La regina andò su tutte le furie. Scagliò la spazzola…